Skip to main content

Attilio Tesser a San Luigi!

Interessante iniziativa ieri sera presso la Sala Conferenze della nuova Sede del San Luigi Calcio: su invito del Presidente Peruzzo è intervenuto Attilio Tesser, allenatore della Triestina Calcio, che ha intrattenuto Tecnici ed Allenatori biancoverdi in un piacevole dibattito, moderato da Massimo Colino e Francesco Schiraldi. L’intervento del Mister alabardato è partito con una panoramica sulla sua carriera da tecnico, dai primi tempi a Montebelluna fino agli anni recenti, un excursus ricco di spunti ed episodi interessanti. E’ seguito poi un lungo dibattito nel quale i tecnici del San Luigi hanno potuto approfondire diversi aspetti in un contraddittorio fitto di domande e risposte. Mister Tesser ha sottolineato il fatto che la moralità è un fattore importante, un allenatore a tutti i livelli deve essere credibile, dentro e fuori dal campo. Ad una domanda specifica ha risposto che è più semplice la gestione del materiale umano nella serie A che in categorie inferiori, in quanto la professionalità dei giocatori di vertice è più alta. Si è convenuto che oggi ai ragazzi manca la strada o il campetto della Chiesa dove in passato la destrezza veniva sviluppata in autonomia. I suoi allenamenti alla Triestina sono più corti rispetto al passato (massimo 75 minuti) ma più intensi, con la parte atletica curata nei dettagli dallo staff specifico. Tutti i giocatori devo sempre sentire la fiducia del proprio tecnico, a tutte le età ma soprattutto nelle giovanili, ed è stato rimarcato il fatto che si può sempre migliorare, anche a 27 anni. L’ospite della conferenza ha spiegato poi che non sempre giocano quelli più bravi ma è basilare il concetto di squadra. Nel calcio moderno i cinque cambi a disposizione sono stati decisivi per rivoluzionare l’andamento delle partite, è possibile infatti cambiare quasi mezza squadra. Mister Tesser prepara le partite in funzione dell’avversario da affrontare, ma senza snaturare troppo le caratteristiche del materiale a sua disposizione. Si sente un po’ fuori moda perché non usa particolari accorgimenti per il gioco del portiere, lo considera troppo lontano dalla zona nevralgica del gioco che è il centrocampo. Ha poi portato all’attenzione della platea alcuni appassionanti ricordi come quando alla guida del Novara ha affrontato la Juventus di Tevez oppure con l’Ascoli si è presentato a San Siro contro Kakà. Ha citato poi Aquilani e Castrovilli come esempio di giovani che hanno dimostrato fin da subito grandi mezzi tecnici ed atletici da divenire poi dei grandi giocatori nello sviluppo delle loro carriere. Si è ipotizzato che il calcio tra 10 anni potrà essere ancora più veloce abbinato ad un’alta qualità tecnica. Il dibattito si è chiuso con un interventi di Ezio Peruzzo che ha illustrato quali sono gli intendimenti odierni del Settore Giovanile e Scolastico del calcio che predilige attività tecnica di gruppo alle vecchie metodologie quali ad esempio il “muro”, mentre Schiraldi ha sottolineato il fatto che non solo i ragazzi si devono divertire in campo ma anche gli allenatori per avere dei buoni risultati. La serata si è poi conclusa con un momento conviviale che ha dato l’opportunità ai partecipanti di sviluppare ulteriormente le proprie idee alla presenza del gradito ospite.

Scritto il . Postato in Prima squadra
Scritto da: P. Bertoia