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Prima di un match mangia pasta o riso e verdura

culCarne? Pasta? Frutta? Quali sono gli alimenti più adatti prima di una partita? Alcuni consigli molto utili arrivano dal volume “Calcio: alimentazione e integrazione” del medico sportivo e dietologo Enrico Arcelli, che è stato uno dei massimi esperti della materia. “Non esiste alcun cibo che, consumato prima della partita, consenta di giocare meglio – spiega Arcelli -. Esiste, invece, una maniera razionale di alimentarsi che aiuta a rendere meglio”. Secondo il dietologo nel pasto che precede il match vanno preferiti i cibi ricchi di amido come la pasta, il riso, il pane e le patate. Alimenti che - se non si hanno particolari problemi digestivi - possono anche essere abbondanti. Sconsigliato invece il consumo cibi ricchi di proteine come la carne, le uova e i formaggi. Vanno eliminati anche quelli ricchi di grassi come il burro, la margarina e l’olio. Meglio evitare, inoltre, le bevande ricche di normale zucchero da cucina. “Per far sì che la digestione sia rapida, bisogna prestare attenzione all’abbinamento degli alimenti – sottolinea ancora Arcelli -. È preferibile non mangiare la frutta a fine pasto, oppure non consumare due cibi proteici diversi come carne e formaggio, carne e uova, uova e formaggio, latte e uova…. Se si gioca la mattina, invece, va evitato il caffelatte”. Un primo piatto abbondante preceduto o seguito da verdura cotta o cruda rappresenta pertanto una buona soluzione per ottenere una buona digestione. “Nel caso si preveda un’alta sudorazione – consiglia Arcelli - vale la pena bere due bicchieri di acqua, meglio con sali minerali, appena prima di entrare in campo”. “Negli ultimi anni la dietologia ha fatto passi da gigante e dunque anche nella sua applicazione nello sport”, spiegava più recentemente Arcuri in una intervista rilasciata al sito Coltura&Cultura. “Finalmente si è capito come funziona il corpo di un atleta. Nel corso di una partita di calcio, per esempio, si segnano più gol nell’ultimo quarto d’ora di gioco; questo è la conseguenza del fatto che i calciatori che sono in campo dal primo minuto vanno in riserva di glicogeno e corrono meno”. “Per questo – sottolineava il noto dietologo - è fondamentale sapere cosa mangiare e bere prima della partita e durante l’intervallo”.