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Professione MISTER ... e non solo: FAVRETTO & MARCHESICH

Nona puntata della serie "Professione MISTER ... e non solo". 

 

I protagonisti di oggi sono due "ultimi arrivati" alla corte di Franco Schiraldi: si tratta di Massimo Favretto Daniel Marchesich, mister della formazione Esordienti 2009, gruppo di grandi prospettive in continua crescita e che vanta tra le sue fila diversi ragazzi dalle spiccate qualità calcistiche. I due Mister in formano un'accoppiata molto ben assortita, sapendo dosare con molto equilibrio sia l'insegnamento prettamente legato al campo che quello etico e morale dello spogliatoio.

Massimo Favretto inizia a tirare calci al pallone da pulcino con il Fani Olimpia, per poi passare al Chiarbola dove fa tutta la consueta trafila delle giovanili, nel suo caso specifico partendo dagli Esordienti per arrivare in Prima Squadra in Seconda Categoria. Gli impegni lavorativi lo costringono a giocare a singhiozzo fino al 1997, quando decide di provare l'esperienza del calcio amatoriale. Nelle competizioni a cui partecipa si mette subito in evidenza,  giocando da centravanti, un po' statico ma efficace e decisamente prolifico. Con la Cooperativa Gamma nel 2000 conquista l'ambita Coppa Trieste, che rimane il più prestigioso risultato ottenuto nella carriera di calciatore. Carriera che dopo qualche anno si interrompe a causa della rottura di un crociato che lo costringe ad appendere gli scarpini al chiodo. 

La sua smisurata passione per il calcio lo porta a decidere di cimentarsi nelle vesti di Mister, dove muove i primi passi nel 2010 in qualità di "bubez" (termine che Massimo ci consente ironicamente di utilizzare) dell'amico e mentore Paolo Luglio, proprio al San Luigi con i Pulcini 2002. La stagione successiva Luglio passa al Sant'Andrea e Massimo lo segue occuparsi delle formazioni Pulcini: quelli dei 2002 per due anni e quindi per un campionato con i 2004 . Viene promosso "primo" nel 2014 quando prende in carico i Pulcini 2006, che allena per tre anni. Il passaggio in campo a undici avviene nel 2016 stagione in cui allena la squadra Allievi. Infine dopo una breve parentesi al Domio, il "ritorno al via" ovvero al San Luigi dove oggi allena la formazione Esordienti 2009. 

L'aneddoto che ha fatto storia risale al 1989 quando ... "La prima squadra del Chiarbola lottava per la promozione in seconda agli ordini di Mister Sadar. Ad una riunione che sostituiva l'allenamento del martedì grasso, io che ero il più giovane, mi sono presentato, in ritardo, vestito da Margherita. Boato generale e riunione conclusa praticamente in quell'istante. Da allora per tutti sono diventato "Maggy", soprannome che non mi ha più abbandonato" . 

Per quel che riguarda il discorso allenatore invece ... "La più grande soddisfazione per il momento è stata quella di aver guidato gli Allievi del "Santa" alla conquista dell'Elitè nella stagione 2018-19, con una seconda fase a dir poco strepitosa, tanto che durante la stessa abbiamo vinto anche il torneo dell'Adriatico di Cesenatico".           

La carriera calcistica di Daniel Marchesich inizia nel lontano 1989-90 all'età di cinque anni nella categoria Prepulcini nelle file della Triestina, dove rimane fino al primo fallimento della società nel 1993, quando fa parte degli Esordienti. In seguito gioca nell'allora San Sergio (oggi Trieste Calcio); qui con i Giovanissimi Regionali vince il campionato contro squadre blasonate come Sangiorgina e Donatello. Grazie a questa vittoria la squadra viene invitata in vari tornei giovanili prestigiosi dove affronta compagini blasonate come Milan, Inter, Udinese, e quelle venete Padova, Treviso, Venezia, Verona. Le sue capacità lo portano a fare numerosi provini con Milan, Lazio, Parma ma purtroppo senza riuscire a fare il grande salto. In seguito ad un grave infortunio (distaccamento del muscolo-semimenbranoso che lo blocca per circa 6 mesi) viene ceduto in prestito al Ponziana, facendo il primo anno di Allievi e vincendo il campionato. Ritorna quindi al Trieste Calcio dove gioca il secondo anno Allievi ed il primo Juniores. Continua però l'altalena tra Trieste Calcio e Ponziana poichè l'ultimo anno Juniores Daniel lo gioca con la maglia biancoceleste, facendo anche qualche apparizione in panchina in Eccellenza senza però esordire. Ultimato il percorso delle giovanili passa Campanelle, all'epoca in Seconda Categoria, e successivamente si accasa per tre anni al Sant'Andrea, in Terza Categoria, dispuntando ogni anno i play-off per salire di categoria ma perdendoli sistematicamente. Per problemi di studio, frequenta l'università, e per una mancanza di stimoli smette con il calcio dilettantistico all'età di ventiquattro anni, continuando però a giocare a livello amatoriale. La spinta di alcuni amici che vogliono giocare in un campionato più serio rispetto a quello amatoriale, lo portano a riprendere a giocare in "categoria" e così, a ventisette anni, veste la casacca dell'Union, poi purtroppo fallita, e successivamente per altri tre quella dell'Aurisina in Terza Categoria, culminati con la promozione in Seconda Categoria. Come dire che chiude la carriera con una promozione.

Diventa Mister seguendo il percorso inverso rispetto ai colleghi. Infatti grazie alla spinta di un amico intraprende prima la via "teorica", conseguendo nel 2019 il patentino UEFA C e "scendendo in campo" nella stagione 2019-20, dando il via al suo percorso in un settore giovanile prestigioso come il quello del San Luigi. E' Arnaldo Piccinino a dargli la possibilità di allenare come primo allenatore la squadra Pulcini 2010 primo anno, mentre nell'anno successivo è ancora con i Pulcini 2010 ma quelli del secondo anno. Nella stagione corrente il salto in campo a undici, quando Schiraldi decide di affiancarlo in qualità di vice a Massimo Favretto, alla guida degli Esordienti 2009.

Ci sono svariati episodi da calciatore che ricorda ... "Le prime emozioni nel ricevere le prime coppette come miglior giocatore o capocannoniere, l'emozione nel fare provini per squadre professionistiche che non capita a tutti di poter fare, l'emozione di vincere dei campionati regionali. Inoltre l'aver incontrato e giocato contro avversari che poi sono diventati giocatori professionisti, quali Padoin, Matri, De Rossi, per fare alcuni nomi. E poi l'aver fatto amichevoli a livello internazionale, come da Esordienti contro l'Argentinos Juniors, giocando al Rocco, lo stadio della mia città. Quindi da dilettante l'aver affrontato con l'Union, squadra di Terza Categoria, un'amichevole contro la Triestina che all'epoca giocava in serie B. Però al di là di ogni singolo episodio che posso ricordare, quello che maggiormente mi è rimasto dentro è il rapporto umano instaurato con i Mister e con i compagni con cui ho giocato assieme che poi si è trasformato in grandi amicizie". 

Valter Gridel