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La Classe ... DIRIGENTE: CHERMAZ & CAMPANARI

Quarta puntata della serie "La Classe ... DIRIGENTE". 

 

Potremmo definirli il "Me contro Te" del San Luigi l'accoppiata dei Dirigenti della formazione Allievi U17. I due personaggi in questione sono Donatella Chermaz e Stefano Campanari che gestiscono, assieme alla coppia dei Mister Alessandro Gridel e Luca Tentindo, un gruppo di giocatori tanto forti quanto vivaci. L'esperienza, abbinata alle grandi capacità organizzative e alle doti umane, li rendono assolutamente affidabili e soprattutto una garanzia per la gestione del gruppo. La loro carriera di Dirigente è quasi storica, ma se Stefano ha quale stimolo il voler seguire le gesta del figlio Francesco, a Donatella va fatto un super elogio perchè anche dopo l'abbandono del calcio da parte del figlio Nicholas ha sempre continuato ad indossare la divisa da Dirigente, svolgendo il suo compito con dedizione ed entusiasmo.

Per Donatella Chermaz la passione per il calcio è datata nel tempo, ovvero sin da quando da bambina segue le gesta del papà giocatore della Pro Gorizia. Con lui vive praticamente al Campagnuzza, tra spogliatoi e campo, anche perché papà smessi i panni di calciatore nella società biancazzurra diventa una specie di factotum. La voglia di giocare è tanta ma deve fare i conti con la situazione di allora, quando una ragazza che vuole giocare a calcio ha davvero poche possibilità. E così si deve accontentare di fare la tifosa e di vedere le partite da bordo campo. Nel 1998 nasce Nicholas, il secondogenito, che all’età di quattro anni è desideroso di tirare calci al pallone. La scelta ricade sul San Luigi e una volta messo piede in campo incontra Ottavio Dandri che, guarda un po’, la recluta immediatamente come Dirigente della squadra Piccoli Amici di suo figlio. È l’inizio di una carriera che la vede protagonista con molteplici squadre biancoverdi, sempre con la sua euforia contagiosa, con la sua passione di fare la Dirigente Mamma, con quei suoi modi dolci e amorevoli ma al tempo stesso autoritari. 
Ma Donatella non è apprezzata solamente in campo o in spogliatoio, dove tutto è perfettamente sistemato, tanto che ai Mister non par vero di poter vedere tanto ordine. È anche la “Regina delle crêpes” della sagra, poiché come sa farle lei nessun altra persona è capace. Ai fornelli si destreggia con ben cinque padelle a ritmi da Guinness dei primati. E per non farsi mancare nulla aiuta pure Nadia nelle vesti di barista al chiosco del campo a undici, formando una coppia dall’efficacia assoluta. Insomma ecco perchè per lei ... "Il San Luigi è come una famiglia"

Aprendo la memoria per ricordare i momenti salienti della sua carriera, ne identifica ben tre ricchi di significato. Il primo è … “Quando a San Luigi ho potuto incontrare Mauro German Camoranesi. Per me tifosissima della Juventus un’emozione unica che rivivo potendo guardare la foto scattata assieme a lui”. Il secondo invece risale al periodo in cui i ragazzini del San Luigi dell’annata '98, squadra di suo figlio, furono reclutati da Luciano Zoncapè per fare i raccattapalle durante le partite disputate dal Cagliari allo stadio Rocco... "Per i nostri ragazzini vedere dal vivo i campioni di serie A ammirati sino ad allora solo in TV è stata un'emozione fantastica. Dovevate vedere la luce dei loro occhi quando erano a fianco dei loro idoli". Il terzo momento è forse quello più significativo per una persona della sua sensibilità e lo narra così ... "Sapere di essere stata dirigente di ragazzi che sono cresciuti in campo anche assieme a me, mi riempie d'orgoglio. E se devo fare un esempio, beh non può che essere Tommaso Pobega. Gli allacciavo le scarpe in spogliatoio ed oggi gioca in Nazionale. Una soddisfazione immensa e un motivo d'orgoglio per me, per i suoi Mister e per tutto il San Luigi"

La storia calcistica di Stefano Campanari è relativamente breve. Tutto ha inizio nel 2012 quando i suoi due figli, Riccardo del 2002, che pratica calcio per una sola stagione preferendo poi dedicarsi ad altri tipi di attività, e Francesco del 2005, esprimono il desiderio di iscriversi in una società di calcio per provere a cimentarsi in questo sport. E così approdano al Sant'Andrea San Vito, dove Francesco rimane fino alla stagione 2015-16. Dopo circa un mese di attività, il Mister Paolo Luglio gli propone di collaborare come Dirigente nella squadra di Francesco. Inizia così ad operare in un settore che Stefano definisce ... "Per me del tutto alieno, in quanto, nemmeno da piccolo, mi sono mai tesserato con alcun club calcistico, orientandomi verso altri sport non di squadra ma individuali. Ricordo che comunque, da ragazzo, non disdegnavo qualche partitella sul campo dietro casa con gli amici del tempo". L'approccio con la mansione da Dirigente è positivo, tanto che trova da subito appassionante questo nuovo incarico. Al ruolo di Dirigente aggiunge anche quello di Dirigente Arbitro, tant'è che fino al 2018 lo si vede armato di fischietto dilettarsi nelle partite dei campionati giovanili. Arriva al San Luigi nella stagione 2016-17 e da allora diventa una colonna portante del gruppo 2005. Il ricordo dell'arrivo a San Luigi Stefano lo rivive così ... "Siamo approdati entrambi, Francesco ed io, al San Luigi. Francesco perchè notato da qualcuno e gli fu proposto di vestire la maglia della compagine sanluigina; io, perchè mi fu chiesto, ma confesso che lo speravo, da Valter Gridel di fare il Dirigente nella stessa squadra dove sarebbe stato inserito Francesco. Naturalmente, accettai di buon grado".

Facendo riferimento all'episodio che ricorda con maggior piacere nella sua carriera da Dirigente dichiara ... "Se mi è mai capitato un episodio emozionante? Succede ogni volta che vedo i "miei" ragazzi cimentarsi sul campo, perchè loro sono capaci di regalarmi emozioni vere, genuine, uniche".

Valter Gridel